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Software libero
La tabella che segue contiene un elenco (non esaustivo) di software liberi che possono essere utilizzati in ambienti operativi non-liberi (Windows e Mac) come alternative libere rispetto ai corrispondenti software non-liberi generalmente disponibili su quei sistemi.
La presenza di questo progetto e di questa tabella su Lp-Italia, tuttavia, non significa né che approviamo né che suggeriamo l'utilizzo di software non-liberi.
Riteniamo piuttosto che l'uso consapevole di sistemi operativi completamente liberi, di software liberi e formati liberi sia, nel contesto dell'attuale società dell'informazione digitale, una pratica fondamentale per la libertà (digitale e non) di tutti noi.
Per queste ragioni, diciamo quindi chiaramente che l'utilizzo di software libero su sistemi non-liberi è comunque solo un compromesso che andrebbe evitato.
D'altra parte, installare un software libero su un sistema non-libero rende davvero l'insieme più libero? Utilizzare software o formati non-liberi su un sistema operativo libero, non toglie libertà all'intero sistema?
Il discrimine non è quindi solamente tecnico. Non si tratta solo di licenze, di prestazioni, di funzionalità o praticità, né tantomeno di prezzo: si tratta dell'approccio sociale e culturale caratteristico del movimento del Software Libero, si tratta di libertà. E' la consapevolezza di questo approccio che conta veramente, che fa la differenza.
Utilizzare consapevolmente il software libero è un po' come preferire i mezzi pubblici al SUV, o un panino fatto in casa ad un hamburgher del MDs, o l'acqua del rubinetto a quella in bottiglia...
Perché allora questa tabella? Perché ci possono essere delle situazioni (ad esempio in certi ambienti di lavoro) dove può non essere materialmente possibile utilizzare dei sistemi completamente liberi e non si può fare altro, purtroppo, che accettare di utilizzare del software libero su sistemi non-liberi. In questi casi è però importante sapere che si tratta di un compromesso: questa consapevolezza ci spingerà infatti a cercare di cambiare le cose ed a non accettare compromessi in tutte le altre situazioni (ad esempio nel nostro ambito privato e relazionale) in cui non c'è una reale costrizione a farlo!
Utilizzare del software libero significa usare il software liberamente ed in modo costruttivo, da soli o nell'ambito di una community, nel rispetto della libertà altrui. Significa avere a disposizione il codice sorgente, così da poterlo studiare ed eventualmente modificare per adattarlo alle proprie esigenze, correggendo i bug, rilasciando a tutti nuove versioni con nuove funzionalità. E ci si può anche far pagare per farlo o per distribuire delle copie (mantenendo i termini della licenza per il software libero adottata). Software libero significa quindi che sviluppatori ed utenti sono liberi di usare il software, significa conoscenza, collaborazione, condivisione, partecipazione.
I software di Microsoft ed Apple (come di molte altre software house) sono spesso chiari esempi di non-libertà. Il codice sorgente è (quasi sempre) segreto: non lo si può studiare, modificare, correggere o verificare per vedere cosa realmente il software faccia. Il software non-libero non si può condividere: diventeremmo "pirati" e potremmo essere perseguiti e magari anche imprigionati. Il software non-libero è sotto il controllo esclusivo dei proprietari dei relativi diritti, che esercitano questo controllo anche sugli utenti.
Il software non-libero è intrinsecamente "ingiusto": il movimento per il software libero è nato per cercare di porre rimedio a questa ingiustizia. Per parte nostra, dobbiamo cercare di utilizzare solamente sistemi, applicazioni e formati completamente liberi, evitando sempre ogni compromesso che porti ad utilizzare software non-liberi, se non quando realmente costretti.