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Software libero
La tabella in fondo alla pagina contiene un elenco (non esaustivo) di software libero che puo' essere utilizzato in sistemi operativi non liberi (come Windows e Mac OS) in alternativa a programmi proprietari.
Questo non significa né che approviamo né che suggeriamo l'utilizzo di software proprietario.
Riteniamo piuttosto che l'uso consapevole di sistemi operativi completamente liberi, di programmi liberi e formati liberi sia, nel contesto della societa' attuale, una pratica fondamentale per la nostra libertà (digitale e non).
Per queste ragioni, diciamo quindi chiaramente che l'utilizzo di software libero su sistemi non-liberi e' un compromesso che andrebbe evitato.
Ci possono essere delle situazioni (per esempio sul posto di lavoro) dove può risultare impossibile utilizzare dei sistemi completamente liberi. In questi casi è però importante sapere che si tratta di un compromesso: questa consapevolezza ci spingerà infatti a cercare di cambiare le cose ed a non accettare compromessi in tutte le altre situazioni (ad esempio nel nostro ambito privato e relazionale) in cui non c'è una reale costrizione a farlo!
Utilizzare del software libero significa usare il software liberamente ed in modo costruttivo, da soli o nell'ambito di una community, nel rispetto della libertà altrui. Significa avere a disposizione il codice sorgente, così da poterlo studiare ed eventualmente modificare per adattarlo alle proprie esigenze, correggendo i bug, rilasciando a tutti nuove versioni con nuove funzionalità. E ci si può anche far pagare per farlo o per distribuire delle copie (mantenendo i termini della licenza per il software libero adottata). Software libero significa quindi che sviluppatori ed utenti sono liberi di usare il software, significa conoscenza, collaborazione, condivisione, partecipazione.
I software di Microsoft ed Apple (come di molte altre software house) sono spesso chiari esempi di non-libertà. Il codice sorgente è (quasi sempre) segreto: non lo si può studiare, modificare, correggere o verificare per vedere cosa realmente il software faccia. Il software non-libero non si può condividere: diventeremmo "pirati" e potremmo essere perseguiti e magari anche imprigionati. Il software non-libero è sotto il controllo esclusivo dei proprietari dei relativi diritti, che esercitano questo controllo anche sugli utenti.
Il software non-libero è intrinsecamente "ingiusto": il movimento per il software libero è nato per cercare di porre rimedio a questa ingiustizia. Per parte nostra, dobbiamo cercare di utilizzare solamente sistemi, applicazioni e formati completamente liberi, evitando sempre ogni compromesso che porti ad utilizzare software non-liberi, se non quando realmente costretti.